Una collezione nasce come un viaggio e un viaggio porta sempre una memoria che suscita emozioni, generando la possibilità di interpretare orizzonti creativi diversi.
The Daydreamer amplia la sua proposta con il secondo volume della collezione, frutto di una narrativa già comune al mondo Giopagani, ma rielaborata e densa di nuovi stimoli, ispirata agli elementi decorativi che restano comunque indelebili in quello che è l’immaginario di un’atmosfera. Un pensiero unico che vuole cimentarsi in stili differenti ed esprime la volontà di scovare aspetti grafici anche contrapposti tra di loro, ma che nascono all’interno di una filosofia creativa ed emotiva ben definita. Un percorso a 360°in cui si fondono il design, la moda, la musica, la fotografia e architettura in una commistione naturale e sofisticata, senza forzature.
Lo scenario è il Bosco verticale di Milano l’edificio simbolo di una nuova architettura della biodiversità, che aggiunge appeal alla collezione grazie alle variazioni nel colore e alle forme della struttura vegetale che generano un grande landmark cangiante, fortemente riconoscibile.
La nuova collezione si muove dall’ambito floreale all’astrattismo, cerca di sperimentare percorsi artistici diversi rispetto a quelli affrontati precedentemente, esplorando universi intensi dal sapore etnico.
Un percorso che enfatizza l’ecletticità e trasversalità del gusto, un itinerario che attraversa l’Europa l’Asia e l’Africa lasciando tracce indelebili nelle grafiche che si leggono all’interno della collection. La ricerca di un’estrema profondità nella composizione è in grado di svilupparsi su ampie superfici miscelando sapientemente toni cipria, bruciati, ruggini, macro geometrie, pizzi, tarocchi ed elementi botanici. L’esito è di un’eleganza quasi primordiale, reinterpretata attraverso i colori della terra con accenti tribali, in cui ogni soggetto risulta impreziosito e sofisticato. La grafica diventa un elemento sostanziale del progetto architettonico, un racconto per vestire gli ambienti regalando suggestione.
Un’anima rock nostalgica accompagna The Daydreamer, con accenti crudi e raffinatezze inaspettate. Così ogni carta si trasforma in un brano musicale. Una raccolata di tracce che guida lo spettatore come una “soundtrack”, per dare un suono all’estetica e all’ispirazione, quasi a comporre un LP.
I wallpaper diventano musica da ascoltare e non soltanto da vedere.
