"Le mille e una notte" è un libro che nessuno può vantare di aver mai letto per intero, perché in realtà non è mai esistito; infatti è composto da infiniti libri, uno diverso dall’altro, compenetrati, mescolati, impastati tra loro: un groviglio di storie antichissime. È forse la favola più famosa del mondo, rimasta a lungo nell’ombra fino a quando, a Parigi, nel 1704, Monsieur Antoine Galland, per primo traduce, trascrive e pubblica la raccolta. Londonart per il secondo capitolo di Tale Books Collection continua il suo racconto, partendo proprio da “Le mille e una notte” e creando uno scenario sensoriale nel quale sembra quasi di poter sentire l’odore delle spezie, il rumore dei mercati, tra palme, gioielli, tappeti, cavalli, turbanti e veli. Tutto è nato da un’idea di Pj Natuzzi che per il progetto per la sua nuova abitazione ricercava qualcosa che riuscisse a rappresentarlo pienamente, la volontà era quella di raccontare una storia nella storia. Affascinato dal racconto orientale che rappresenta un’insieme di contaminazioni tra diversi mondi, Pj, grazie alla collaborazione di Nicola Bottegal e del team Londonart è riuscito a fondere in questa collezione, il mondo arabo e una nuova ottica mediterranea che celebra la Puglia (con qualche riferimento erotico che in questo caso è stato censurato). Il risultato è una collezione di 15 soggetti che impreziosiscono i luoghi che abitano, raccontando storie che parlano d’amore e amicizia, di vizi e di virtù, di coraggio e fedeltà, popolate da sultani, principi malati d’amore, regine voluttuose, servi astuti e animali, scorci di vita che questo mondo racchiude. Il piacere di raccontare si ritrova in ogni wallpaper in cui protagonista è l’immaginazione, che ha il potere di salvarci e di fermare il tempo per più di mille e una notte.
